sabato 3 ottobre 2009

Alcuni suggerimenti per la protezione dei nostri apparecchi mobili

Il collegamento Wi-Fi che sempre più spesso si trova nei luoghi pubblici come alberghi, stazioni ferroviarie, aeroporti, bar etc è una mano santa quando dobbiamo navigare in internet e siamo fuori dalle mura domestiche. Tuttavia esso è anche una delle principali fonti di infezione quando navighiamo fuori da casa nostra.

Ecco alcune semplici precauzioni per evitare di far cadere i dati contenuti nel nostro smartphone o computer portatile nelle mani di qualche malintenzionato se si ha l'abitudine di navigare fuori casa utilizzando il collegamento Wi-Fi:

1.
Archiviare i dati più importanti nelle memorie rimovibili (ad esempio, una chiave usb)

2.
Salvare regolarmente tutti i dati su un disco fisso esterno: in caso di guai, questo semplice accorgimento eviterà la perdita irrecuperabile dei dati!!

3.
Tenere sempre aggiornati antivirus, firewall e i programmi di sicurezza

4.
Spegnere i dispositivi di collegamento non utilizzati, come ad esempio il Bluetooth, che possono essere violati facilmente

5.
Proteggere con una password il cellulare

6.
Se possibile, evitare di collegarsi a internet in luoghi pubblici. In caso contrario, cambiare immediatamente tutte le password appena tornati a casa

7.
Se nell'apparecchio portatile ci sono dati importanti, utilizzare software di cifratura con password per nasconderli da occhi indiscreti

8.
Non dimenticare portatili e cellulari in albergo o in taxi. Sembra un consiglio stupido? Eppure accade molto più spesso di quanto si creda!!
Secondo uno studio della Licensed Taxi Driver Association di Londra, svolto in collaborazione con la società di sicurezza Pointsec, ogni anno vengono dimenticati dai proprietari sui sedili dei taxi 60mila cellulari e 5mila computer portatili e un numero leggermente superiore di dispositivi portatili come palmari o pocket PC. Sempre a Londra la frequenza con cui negli ultimi anni sono stati dimenticati in giro dagli 007 di Sua Maestà dispositivi portatili contenenti informazioni riservatissime, ha creato più di un imbarazzo. Dal 1997, infatti, non meno di 204 computer portatili contenenti informazioni segrete classificate sono stati denunciati come «smarriti» da agenti dell' MI5, l' ufficio responsabile per l' antiterrorismo e la sicurezza interna. Uno ha dovuto ammettere di aver dimenticato il suo computer in treno nella ridente regione turistica del Dorset, un altro se l' è fatto addirittura sfilare sotto il naso nel metrò. Peggio ancora è andata a un' addetta alle operazioni di controspionaggio dell' MI6, la quale, uscendo con il computer dal quartier generale dei servizi segreti, era entrata in un bar dove, dopo alcune copiose libagioni , aveva completamente cancellato dalla memoria il portatile. Un'altra volta un funzionario del ministero della Difesa britannico ha dimenticato in taxi il computer portatile in dotazione
contenente informazioni classificate relative a segreti militari. Clamorosa fu poi quella volta che il Daily Mirror ha restituito al ministero della Difesa un altro computer smarrito contenente i piani per la costruzione di un nuovo aereo da combattimento angloamericano (un progetto del valore potenziale di oltre 750 mila miliardi di lire, all' incirca un quarto del Pnl della Gran Bretagna o dell' Italia). Il ripetersi di simili incidenti ha assunto una frequenza tale da indurre i responsabili dell' Intelligence di Londra a proporre due drastici rimedi: legare il computer al polso dell' agente con una robusta catenina munita di lucchetto, oppure munire l' apparecchio di un dispositivo che, in caso di apertura non autorizzata, cancella automaticamente tutti i dati.