martedì 18 maggio 2010

YouTube, 5 anni dopo e 2 miliardi di video

Il 17 maggio del 2005 i fondatori Chad Hurley, Steve Chen e Jawed Karim lanciarono il celebre portale

Cinque anni e due miliardi di video al ritmo di 24 ore caricate ogni minuto. Il 17 maggio del 2005, dopo mesi di notti insonni e di test, Chad Hurley, Steve Chen e Jawed Karim, i tre fondatori di YouTube, lanciarono la prima versione beta del sito (guarda il video con il primo spartano ufficio dell'azienda). L’idea era semplice: offrire a chiunque la possibilità di esprimersi liberamente, informare o divertire. Nasceva la «video r-evolution» che dagli Usa ha contagiato il mondo intero. Più di 400 milioni di video sono visti ogni giorno e 5 ore di video sono caricate ogni minuto fuori dagli Stati Uniti (Europa, Medio Oriente e Africa) dove YouTube è nato.

Nato come sito di video virali per vloggers si è evoluto in una piattaforma globale che supporta l’HD e il 3D. La sperimentazione è perenne. Sulla piattaforma si possono trovare filmati di intere stagioni sportive disputate in oltre 200 Paesi, testimonianze di una società in continua trasformazione, interviste in streaming. Un fenomeno che si allargato contagiando anche l’industria (in Usa sono nate delle telecamerine Hd con software incorporato che porta direttamente su YouTube).

Fonte:
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/10_maggio_17/youtube-compleanno-2%20miliardi_d8cd94d0-61a2-11df-a380-00144f02aabe.shtml

Mark Zuckerberg sfigato e maniaco sessuale secondo Hollywood

Sta facendo di tutto per costruirsi una nuova immagine. Ha buone possibilità di non di non riuscire. Per due motivi: primo, la notoria scarsità di privacy su Facebook ha fatto infuriare milioni di utenti; secondo, a ottobre uscirà nelle sale un film sulla sua vita, ispirato a un libro che lo descrive come uno sfigato, un maniaco sessuale. E così ciò che gli ha dato la fortuna, ora per Mark Zuckerberg, creatore del social network più famoso al mondo, rischia di ritorcerglisi contro. E gettarlo nel ridicolo.
A 26 anni, Zuckerberg è uno degli uomini più invidiati del pianeta. Ma prima di diventare mister Facebook, Mark era quello che oltreoceano definiscono geek, che nella sua traduzione più gentile in italiano suona come imbranato. Il libro che ha ispirato la pellicola, The Accidental Billionaires scritto da Ben Mezrich, è impietoso e il film non sarà da meno. La prima scena vede l’ex enfant prodige del pc mentre viene scaricato dalla sua ragazza, Erica, in un bar di Harvard nel 2004: «Andrai avanti nella vita pensando che non piaci alle ragazze perché sei malato per l’hi-tech - dice lei - voglio che tu sappia che non è così: non piaci perché sei un deficiente». E’ solo il primo dei flashback su cui la trama è costruita, e che vede Zuckerberg ritratto come un ragazzino brufoloso dalla personalità morbosa, la cui ricerca del successo era dettata solo dall’insicurezza in ambito sessuale. Lo stesso Facebook nacque sei anni fa come un sito che raccogliesse tutte le ragazze di Harvard. « Tu cliccavi su una delle immagini - si legge nel libro di Mezrich- e un algoritmo cominciava a ordinarle in una classifica di attitudine sexy. Nel giro di due ore l’80% degli studenti aveva votato, mandando in tilt il sistema informatico di Harvard». Un passato poco lusinghiero per l’uomo che gestisce i dati, anche sensibili, di 400 milioni di utenti. Per interpretare il ruolo di Zuckerberg è stata scelto Jesse Eisenberg, giovane attore emergente già visto in Adventureland. Justin Timberlake, attore, cantante e produttore, interpreterà il ruolo del co-fondatore Sean Parker. Il marchio di qualità sulla produzione, costata 40 milioni di dollari, sono due nomi: Kevin Spacey, attore premio Oscar, nel ruolo di produttore, e David Fincher (autore di Seven, Fight Club e Zodiac) alla regia.

di Sabino Minelli
http://www.leggo.it/
18 maggio 2010

lunedì 17 maggio 2010

Adsl, la bugia della velocità "E' metà di quella pubblicizzata"

Pubblicato il primo studio complessivo sulla banda larga italiana: gli utenti pagano per prestazioni che i provider non garantiscono. Penalizzati soprattutto gli abitati dei comuni minori

LA VERA velocità delle adsl italiane è circa la metà di quella pubblicizzata e penalizza soprattutto gli utenti di alcune zone geografiche. Gli abitanti delle città medio-piccole navigano più lenti e in certi casi pagano di più degli altri. È quanto svelato dal primo studio complessivo sull'adsl italiana, condotto da Between-Osservatorio Banda Larga. La ricerca si avvale di 120 mila test delle connessioni, in un centinaio di province italiane, con il contributo di 11.400 utenti campione.


Il primo risultato che balza agli occhi è che la velocità media è di 4,1 Megabit al secondo in download, mentre ora le Adsl sono vendute con tagli "fino a" 7 o 20 Megabit. La velocità è un'alea: varia molto a seconda dell'operatore, della zona geografica e della fascia oraria. Nelle ore di punta e nei comuni meno importanti scende fino a 2 Mbps in media, mentre gli utenti più fortunati possono arrivare a 5 Mbps.

L'Italia è divisa in due: anche se il 90 per cento circa della popolazione può avere l'adsl, solo una parte può navigare davvero veloce e avere le offerte più economiche sul mercato. Il 50 per cento degli italiani, infatti, non è raggiunto dalla rete diretta (in "unbundling") degli operatori alternativi a Telecom Italia. Per loro, i canoni base per i servizi banda larga e telefonici tutto compreso sono quindi più alti di circa 5 euro al mese. Il danno è doppio: pagano di più e navigano più lenti, poiché fuori dalla propria rete gli operatori alternativi hanno al solito meno risorse di banda.

E il quadro sta peggiorando: secondo i sondaggi di Between, la qualità banda larga percepita dagli utenti è diminuita del 10 per cento negli ultimi due anni. Man mano che cresce il numero di utenti connessi, infatti, la rete in rame (su cui funzionano le adsl) è sempre meno affidabile e veloce, come già paventato dal rapporto Caio al governo un anno fa. La soluzione sarebbe dotare il Paese di una nuova rete in fibra ottica che arrivi fino alle case, ma a riguardo i lavori in Italia procedono a rilento rispetto agli altri Paesi evoluti, poiché mancano fondi pubblici a supporto.

Nel frattempo, cosa può fare l'utente per evitare delusioni o per rimediare, se scopre di avere un'adsl lenta? Between consiglia di usare il software Isposure , che testa la connessione e dice quali operatori offrono un servizio migliore nella stessa zona.

Ma presto gli utenti potranno contare su altre soluzioni: "A maggio pubblicheremo i primi risultati ufficiali sulla qualità delle connessioni adsl", fanno sapere da Agcom (Autorità Garante delle Comunicazioni). Gli operatori si impegneranno a garantire velocità medie e minime. Gli utenti avranno diritto a disdire l'abbonamento senza costi, se le promesse saranno tradite. Potranno verificare la velocità della propria connessione con un software che Agcom fornirà a ottobre.

Gli utenti italiani non sono i soli ad affrontare questi problemi: anche le offerte banda larga inglesi hanno velocità medie reali che sono la metà di quelle pubblicizzate, come rileva uno studio pubblicato dall'Ofcom (l'authority tlc inglese) a fine marzo. Ofcom adesso sta esortando gli operatori a rispettare le promesse. Bisognerà vedere se l'Authority italiana riuscirà a essere più incisiva di quella inglese nel rimettere in riga gli operatori.


Fonte:
ALESSANDRO LONGO
http://www.repubblica.it/tecnologia/2010/04/08/news/adsl_la_grande_bugia_della_velocit_e_la_met_di_quella_pubblicizzata-3204613/

mercoledì 12 maggio 2010

Screenshot Captor (cattura delle schermate)

Per catturare la schermata corrente o l’intero contenuto del desktop, il modo più semplice è utilizzare la combinazione di tasti STAMP + SHIFT (il tasto delle maiuscole). L’utilità di questa funzione però non è il massimo. Poco male: esistono software appositi, molto potenti e anche gratuiti, che permettono di catturare tutto quello che appare su un monitor. Tra questi c’è Screenshot Captor, che pur essendo freeware, ha caratteristiche paragonabili a quelli dei corrispondenti software commerciali.
Il programma è scaricabile dal sito:
www.donationcoder.com.

Al momento dell’installazione, il software richiede di avviare una procedura di registrazione al termine della quale l’utente riceve un numero di serie, la cui validità è di 6 mesi. Dopo questo periodo, viene richiesto il pagamento di una quota. In caso di rifiuto, è possibile ottenere un nuovo codice gratuito, valido per altri 6 mesi. L’invio di una donazione all’autore del software permette di ricevere un numero di serie definitivo.

La schermata di apertura del software dopo l’installazione è la seguente:



La prima cosa da fare dopo l’installazione del programma è la sua configurazione, possibile attraverso il menu Edit-Preferences. Il menu presenta numerose opzioni, articolate in pannelli diversi, attraverso i quali è possibile:
- conoscere gli shortcut standard utilizzati dal programma per le diverse opzioni di cattura o definire shortcut personali (pannello HOTKEYS);



- stabilire il formato di default per il salvataggio, il livello di compressione e addirittura la risoluzione dell’immagine salvata (opzione quest’ultima non disponibile per tutti i formati) (pannello IMAGE FILE FORMAT) ;




- indicare al programma cosa deve fare dopo la cattura della schermata, ad esempio se minimizzare il risultato o aprire una finestra di scelta. È anche possibile definire dove visualizzare i risultati della cattura (in forma di anteprime) e la qualità di arrotondamento dei contorni dei prticolari (pannello INTERFACE OPTIONS 1);



- definire la cartella dove il programma deve salvare gli screenshots. Al momento dell’installazione il programma crea in automatico una cartella predefinita, ma per ragioni pratiche potrebbe essere più utile crearne una personale in un luogo più pratico, ad esempio sul Desktop (pannello SCREENSHOT FOLDER AND TOOLS);




- stabilire un ritardo nell’avvio della procedura di acquisizione (opzione utile ad esempio se si decide di catturare un menu) e scegliere se includere nell’immagine catturata il cursore del mouse (opzione utile ad esempio per segnalare una determinata scelta) (pannello PRE-CAPTURE OPTIONS);



- automatizzare una serie di operazioni successive alla cattura. La lista delle operazioni è consultabile nell’help in linea e nel manuale utente scaricabile dal sito ufficiale (pannello POST-CAPTURE OPTIONS);



- automatizzare il nome delle immagini. Nella denominazioni potranno essere aggiunte anche informazioni quali path, data e ora dell’acquisizione, contatore progressivo, persino un testo estratto direttamente dall’immagine (pannello FILE NAMING TEMPLATE);



- dire al programma di comprimere l’immagine e inviarla automaticamente a un indirizzo di posta specificato senza passare attraverso il proprio client di posta (pannello EMAIL SENDTO LIST);



- Screeshot Captor riconosce e si interfaccia con scanner TWAIN (pannello SCANNER OPTIONS)

martedì 11 maggio 2010

Come posso rimettere Internet Explorer come browser predefinito?

Se non volete utilizzare più Firefox (o un altro browser) e volete ritornare al vostro primo amore (Internet Explorer), basta disinstallare il browser che non volete più ed ecco che il vostro browser torna Explorer.

Invece se volete mantenere Firefox (o un altro browser) ma usare Explorer come predefinito basta aprire Internet Explorer. Vi apparirà la seguente finestra:



Cliccate su Sì. Da quel momento Internet Explorer diventerà il browser predefinito.
In alternativa, potete scegliere la voce Opzioni Internet dal menu Strumenti di Internet Explorer, poi nella scheda Programmi cliccare sul pulsante Predefinito


domenica 9 maggio 2010

Vista, come faccio a modificare il browser predefinito?

In Pannello di controllo scegliere Programmi predefiniti












Nella finestra successiva scegliere Impostazioni accesso ai programmi



Nella finestra seguente è possibile scegliere tra tre tipi di configurazione per specificare i programmi predefiniti. Scegliere la configurazione Personalizzata



Nella finestra seguente, è possibile scegliere il browser predefinito. Avendo io installato IE e Mozilla Firefox, il sistema mi chiede di scegliere tra queste due browser


sabato 8 maggio 2010

Come è possibile che escano edizioni in Blu-ray dei classici?

Negli ultimi anni si è particolarmente sviluppato il mercato dei titoli cinematografici in Blu-ray. Tuttavia se rieditare in alta definizione le ultime novità così come i titoli cinematografici più recenti non è affatto difficile, più complicato si potrebbe pensare che sia la rieditazione in alta definizione dei classici. Molti pensano che un classico in edizione Blu-ray sia semplicemente un DVD riversato su “disco blu”. In realtà non è così. Infatti per realizzare un titolo in alta definizione la casa produttrice non parte dal master DVD (men che meno dalla VHS) ma dall’originale in 35 millimetri, che ha una risoluzione “fotografica”, decisamente superiore a quella dell’alta definizione: 4000 x 3000 punti orizzontali (ossia 4 K): la stessa risoluzione dei proiettori digitali da cinema!!!

giovedì 6 maggio 2010

Vista, è possibile togliere lo standby automatico?

Togliere lo standby automatico può essere necessario quan do ad esempio vogliamo utilizzare il computer nottetempo (ossia quando noi siamo a nanna) e impedire che l'entrata in funzione dello standby blocchi l'esecuzione delle attività del computer (si pensi ad esempio a una scansione antivirus oppure al download di file tramite emule).

Per togliere lo standby automatico fare così:

clic destro sull'icona della batteria (supponiamo stiate utilizzando un portatile) in basso a destra...







Appare il seguente menu contestuale, dal quale bisogna scegliere Opzioni risparmio energia:








Nella finestra successiva (vedi figura sotto), scegliere Modifica le impostazioni di combinazione.











Nella finestra che appare, utilizzare il menu a tendina per stabilire dopo quanto tempo di inattività il computer deve entrare in modalità di sospensione