Innanzitutto il browser va a controllare il file hosts per vedere se il sito è presente. Se non c’è, lo chiederà al server DNS del provider.
Nel file hosts spesso si annidano indirizzi IP di spyware. In questi casi si presenta la necessità di "pulirlo". Ecco come si fa:
# Copyright (c) 1993-1999 Microsoft Corp.
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# Questo è un esempio di file HOSTS usato da Microsoft TCP/IP per Windows.
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# Questo file contiene la mappatura degli indirizzi IP ai nomi host.
# Ogni voce dovrebbe occupare una singola riga. L’indirizzo IP dovrebbe
# trovarsi nella prima colonna seguito dal nome host corrispondente.
# L’indirizzo e il nome host dovrebbero essere separati da almeno uno spazio
# o punto di tabulazione.
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# E’ inoltre possibile inserire commenti (come questi) nelle singole righe
# o dopo il nome del computer caratterizzato da un simbolo ‘#’.
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# Per esempio:
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# 102.54.94.97 rhino.acme.com # server origine
# 38.25.63.10 x.acme.com # client host x
127.0.0.1 localhost
-Eliminate tutte le stringhe lasciando solo:
127.0.0.1 localhost
Salvate e uscite