giovedì 4 settembre 2008

I dischi fissi, Russell e i miracoli

Il filosof inglese Bertrand Russell si mostrò sempre scettico sulla possibilità che Dio esistesse, perchè era convinto che non esistano argomenti di nessun tipo in grado di verificare la tesi della sua esistenza. A questo proposito, un tale gli chiese che cosa avrebbe detto se dopo la morte si fosse incontrato faccia a faccia con Dio. E Russell rispose: “Gli direi semplicemente:”Signore, perché hai dato così pochi segni della tua esistenza?”
Chissà se Russell avrebbe cambiato idea sull’esistenza di Dio se avesse potuto guardare all’interno di…un disco fisso e ammirarne la precisione e il livello tecnologico frutto di un vero e proprio miracolo!
Di un disco fisso noi vediamo il contenitore esterno. Ma se aprissimo questo contenitore a chiusura ermetica, vedremmo che al suo interno ci sono diversi dischi di metallo (il numero varia a seconda della capacità) tutti montati sullo stesso asse e distanti tra loro un soffio. All’interno di questo soffio si collocano una serie di testine di lettura/scrittura (una per ogni lato di ogni disco), tutte solidali tra loro. Questo blocco di testine si sposta avanti e indietro radialmente sulla superficie dei dischi e quando i dischi ruotano esse sono in grado di raggiungere ogni punto della superficie magnetica. ora provate a riflettere un attimo: il disco ruota a circa 100 giri al secondo, le testine si muovono e riescono a leggere una quantità di dati enorme, anche oltre 100.000.000 di caratteri al secondo! Potete quindi immaginare con quale precisione siano costruiti tali dispositivi, che sono in grado di funzionare, ininterrottamente, 24 ore su 24, senza guasti, per tempi teorici dell’ordine di 15/20 anni! Che poi un disco fisso di medie dimensioni, a fronte di questa grande precisione e dell’elevato livello tecnologico, costi meno di una lavatrice e comunque pochi euro, è da considerarsi veramente un miracolo.