giovedì 22 marzo 2012

Il successo di Twitter

Twitter? “Un modo per affermare la propria soggettività e dire “io esisto!” per i critici del social network più in voga. Mezzo troppo autoreferenziale, in cui eccelle “l'uso frettoloso e impulsivo della parola”. E dove è impossibile, in soli 140 caratteri, articolare del pensiero, il ragionamento complesso. C'è poi chi twitta sciocchezze, sensazioni, ciò che gli viene in mente lì per lì. Vero. Più spesso parole in libertà. Nella società dell'”ergo sum”, indipendentemente da ciò che si è o fa, non c'è molto da aspettarsi. Ma Twitter non è solo questo. È un mezzo di comunicazione sofisticato, per scambiare messaggi e informazioni, link di notizie, documenti, filmati con quanti vi seguono. Un eccellente aggregatore di notizie, che però le trasforma in un flusso inarrestabile di informazioni, canale parallelo e sotterraneo alle news ufficiali di giornali, tv, radio, agenzie, internet stesso. I quali, tutti insieme, non possono più ignorare Twitter o far finta che non esista perché è sempre più radicato.

Ha cambiato il modo di fare comunicazione

Nel sistema nervoso di Twitter scorrono le informazioni vere, spesso alternative, controcorrente o in controtendenza. Che finiscono per creare un'opinione da cui è difficile prescindere. Notizie spesso sostitutive della stessa inchiesta giornalistica classica. Tanto che i media tradizionali sono costretti sempre più a citare, rincorrere e riprendere le informazioni su Twitter. Il panorama comunicativo sta cambiando radicalmente. Non capirlo, è autoescludersi.



Fonte:
Alberto Ferrigolo (giornalista)
http://www.metronews.it/master.php?pagina=notizia.php&id_notizia=3024