Delle oltre 40mila farmacie aperte online, sono pochissime quelle legali: appena lo 0,6%, con un altro 2% potenzialmente legale. In sostanza, il 98% delle farmacie online e' illegale. Sono i dati forniti dall'Agenzia italiana del Farmaco, dopo il caso della donna morta a Barletta per l'assunzione di un prodotto, il sorbitolo, acquistato via web. Secondo l'ente statunitense LegitScript, il servizio di verifica e controllo delle farmacie on line, secondo quanto riferisce l'Aifa, in sostanza solo l'1% delle 40.000 farmacie censite sarebbe legale, ovvero controllato dalle autorita' competenti. Il resto dell'esistente sarebbe invece rappresentato da farmacie false o illegali. Le prime dedite esclusivamente alla frode, le seconde alla diffusione di prodotti sospetti e non conformi agli standard vigenti. Tra i 38.947 siti di vendita di farmaci illegali, si contano quelli dediti alla mera truffa informatica, quelli che non richiedono valide prescrizioni, alcuine dove i farmaci non sono autorizzati e infine quelli che operano senza valide licenze. Delle 40.238 farmacie online monitorate e attive, appena 246 risultano perfettamente legali, praticamente una goccia nel mare. L'Aifa ha promosso un progetto di campionamento con l'Oms, individuando farmacie estere accessibili dall'Italia e tre tipologie di farmaci oggetto degli acquisti, i cui campioni sono stati inviati all'ISS per le analisi di laboratorio. I risultati non sono lusinghieri: i farmaci comprati su Internet, escludendo le farmacie completamente false (ovvero quelle dedite alla truffa informatica), risultano contraffatti in oltre il 50% dei casi. Si tratta percio' di negozi virtuali, che si approvvigionano di volta in volta da fornitori diversi che producono senza alcuna conformita' agli standard di qualita' e sicurezza riconosciuti a livello mondiale.L'Aifa ha anche effettuato uno studio sugli italiani e gli acquisti online: per quanto riguarda il settore dei farmaci si e' evidenziato che il 33% degli intervistati valuta positivamente la possibilita' di acquistare farmaci in rete in ragione di una scarsa percezione dei possibili pericoli collegati. Ancora, una scarsa conoscenza della normativa vigente sembra essere largamente diffusa: il 41% del campione ignora che, ad oggi, l'acquisto di farmaci su Internet in Italia e' vietato. In Italia il fenomeno della contraffazione e' pressoche' inesistente: la percentuale dei farmaci contraffatti presenti sul nostro mercato e' pari allo 0,1%, questo grazie soprattutto al sistema di tracciabilita' del farmaco, che consente il monitoraggio, attraverso il bollino a lettura ottica, di ogni singola confezione e alle attivita' di prevenzione e contrasto portate avanti ormai da diversi anni dalla task force IMPACT Italia, della quale fanno parte le istituzioni coinvolte dal fenomeno tra cui AIFA, Ministero Salute, NAS, ISS, Agenzia delle Dogane.
Fonte:
http://affaritaliani.libero.it/puglia/barletta260312.html?refresh_ce