Con il doodle odierno Google omaggia uno dei più grandi scrittori e poeti del XX secolo: Jorge Luis Borges, nato a Buenos Aires il 24 agosto 1899 e morto a Ginevra il 14 giugno 1986. Il doodle richiama il contenuto di alcune opere di Borges, al confine tra tesi filosofiche e classici fantastici. Scorrendo il mouse su di esso si legge: “112° anniversario della nascita dello scrittore Jorge Luis Borges” mentre cliccandoci sopra si ottengono i risultati della chiave di ricerca Jorge Luis Borges.
Borges ha lasciato la sua grande eredità in tutti i campi della cultura moderna, persino in quella pop, e molti sono gli scrittori che si sono ispirati alle sue opere: Italo Calvino, Umberto Eco, Leonardo Sciascia, Paul Auster…Proprio Umberto Eco, ne “Il nome della Rosa“, chiamò Jorge da Burgos il bibliotecario, ammettendo poi nelle note del libro che il nome si riferiva allo scrittore argentino. Inoltre Borges ha influenzato anche autori di fumetti come Alan Moore e Grant Morrison (che lo cita indirettamente in un episodio della Doom Patrol) e cantautori come Francesco Guccini e Roberto Vecchioni
Ma che cosa penserebbe delle nuove tecnologie lo scrittore oggi omaggiato da Google con uno dei suoi celebri doodle? Certamente non gli piacerebbero, parola di María Kodama, la sua discepola e moglie: "Se fosse vivo oggi Borges non utilizzerebbe le nuove tecnologie" rivela Kodama perché, - spiega la scrittrice e traduttrice argentina - non aveva nemmeno la televisione e l'ultima volta che ci si sarebbe seduto di fronte fu quando l'uomo ha raggiunto la luna
Altro che Google
Borges ha lasciato la sua grande eredità in tutti i campi della cultura moderna, persino in quella pop, e molti sono gli scrittori che si sono ispirati alle sue opere: Italo Calvino, Umberto Eco, Leonardo Sciascia, Paul Auster…Proprio Umberto Eco, ne “Il nome della Rosa“, chiamò Jorge da Burgos il bibliotecario, ammettendo poi nelle note del libro che il nome si riferiva allo scrittore argentino. Inoltre Borges ha influenzato anche autori di fumetti come Alan Moore e Grant Morrison (che lo cita indirettamente in un episodio della Doom Patrol) e cantautori come Francesco Guccini e Roberto Vecchioni
Ma che cosa penserebbe delle nuove tecnologie lo scrittore oggi omaggiato da Google con uno dei suoi celebri doodle? Certamente non gli piacerebbero, parola di María Kodama, la sua discepola e moglie: "Se fosse vivo oggi Borges non utilizzerebbe le nuove tecnologie" rivela Kodama perché, - spiega la scrittrice e traduttrice argentina - non aveva nemmeno la televisione e l'ultima volta che ci si sarebbe seduto di fronte fu quando l'uomo ha raggiunto la luna
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