I programmi P2P causano una grande frammentazione del disco fisso.
Durante l’utilizzo di un programma P2P infatti, il disco è costretto a leggere e scrivere file in molteplici punti diversi, se si hanno più file in upload e download, come spesso accade.
Se si può settare nel programma P2P, assegnate la banda in uscita ad un solo utente alla volta, in modo da evitare che il disco debba leggere più file insieme, stressandosi parecchio, e solo per l'upload, senza che a voi ne venga nulla.
Il problema analogo è anche in download, perchè il programma P2P scrive in punti diversi, ed un file da 700MB, se scaricato insieme ad altri, arriva in migliaia di frammenti che si vanno a ficcare ovunque. Questo perchè l'NTFS scrive ogni frammento con l'algoritmo del best fit, cioè dove c'è uno spazio grande abbastanza per farcelo entrare, lì lo ficca. Lo spezzettamento dei file scaricati in molte parti e il loro sparpagliamento sul disco provoca affaticamento delle testine, surriscaldamento e riduzione della vita del disco.
Alcuni programmi di P2P consentono di riservare da subito tutto lo spazio necessario, in modo che i file non si frammentino: verificate la disponibilità di questa opzione nel programma P2P che utilizzate.
Altro consiglio, mettete la Incoming folder su partizione dedicata e piccola (quindi veloce da deframmentare), e ogni tanto spostate i file completi nella partizione (enorme) di storage. Questo proprio per la frammentazione: scaricare i file direttamente nella partizione di storage vuol dire ficcare frammenti di file ovunque, anche in mezzo e intorno ai dati che sono lì fermi, e quindi dopo sarete costretti a deframmentare uno spazio enorme.
La soluzione migliore sarebbe comprare un nuovo hard disk da dedicare solo al programma P2P. Se non potete, almeno dedicate al programma un’apposita partizione in modo da limitare il problema della frammentazione del disco ad una precisa zona del disco, e non ai files del sistema operativo (che devono essere letti ad ogni avvio del computer e che perciò è meglio avere ben deframmentati).
Durante l’utilizzo di un programma P2P infatti, il disco è costretto a leggere e scrivere file in molteplici punti diversi, se si hanno più file in upload e download, come spesso accade.
Se si può settare nel programma P2P, assegnate la banda in uscita ad un solo utente alla volta, in modo da evitare che il disco debba leggere più file insieme, stressandosi parecchio, e solo per l'upload, senza che a voi ne venga nulla.
Il problema analogo è anche in download, perchè il programma P2P scrive in punti diversi, ed un file da 700MB, se scaricato insieme ad altri, arriva in migliaia di frammenti che si vanno a ficcare ovunque. Questo perchè l'NTFS scrive ogni frammento con l'algoritmo del best fit, cioè dove c'è uno spazio grande abbastanza per farcelo entrare, lì lo ficca. Lo spezzettamento dei file scaricati in molte parti e il loro sparpagliamento sul disco provoca affaticamento delle testine, surriscaldamento e riduzione della vita del disco.
Alcuni programmi di P2P consentono di riservare da subito tutto lo spazio necessario, in modo che i file non si frammentino: verificate la disponibilità di questa opzione nel programma P2P che utilizzate.
Altro consiglio, mettete la Incoming folder su partizione dedicata e piccola (quindi veloce da deframmentare), e ogni tanto spostate i file completi nella partizione (enorme) di storage. Questo proprio per la frammentazione: scaricare i file direttamente nella partizione di storage vuol dire ficcare frammenti di file ovunque, anche in mezzo e intorno ai dati che sono lì fermi, e quindi dopo sarete costretti a deframmentare uno spazio enorme.
La soluzione migliore sarebbe comprare un nuovo hard disk da dedicare solo al programma P2P. Se non potete, almeno dedicate al programma un’apposita partizione in modo da limitare il problema della frammentazione del disco ad una precisa zona del disco, e non ai files del sistema operativo (che devono essere letti ad ogni avvio del computer e che perciò è meglio avere ben deframmentati).