martedì 16 agosto 2011

Dead drops ossia come creare una rete P2P che non ha bisogno di internet


Dead drops è un nuovo modo di condividere informazioni, nato nel 2010 dall’estro dell’artista tedesco Aram Bartholl.

Ecco come viene descritto nel sito di riferimento italiano (http://deaddropita.wordpress.com/):

Dead Drop è un concetto semplice: Ci sono chiavette USB sparse in vari punti della città, posizionate nelle intercapedini dei muri (INTERCAPEDINI GIA’ PRESENTI E NON CREATE), nelle cabine telefoniche e in molti altri posti. Chiunque può passare , agganciare il proprio portatile, lap top, cellulare, ecc. e prelevare o lasciare ciò che vuole: Appunti universitari, poesie, immagini, video, musica...


Tutti possono creare nuovi punti di ‘scambio’ murando una drive pen non più utilizzata nel proprio quartiere o luogo preferito.
Attenzione: è vietato bucare i muri!! I veri seguaci del dead drop utilizzano solo intercapedini già presenti: nei muri, nelle cabine telefoniche, nei buchi fatti dalla pioggia su una panchina di marmo…e in mille altri posti

Assolutamente vietato anche condividere pornografia e diffondere virus. Problema, quello dei virus, comunque facilmente aggirabile facendo un bel controllo con il proprio anti virus prima dell’apertura dei contenuti sulla chiavetta

Chi volesse andare a colpo sicuro può andare sito italiano di riferimento dove troverà la mappa, città per città, delle pen drive già istallate nei muri con tanto di fotografie dei siti e l’invito, ai nuovi adepti, di fare altrettanto per poter allargare sempre di più questa rete tutta ‘reale’ di scambio di informazioni