lunedì 11 maggio 2009

La direttiva europea RoHS

La Direttiva RoHS (chiamata comunemente RoHS dall'inglese: Restriction of Hazardous Substances Directive) è la normativa 2002/95/CE. Adottata nel febbraio del 2003 dalla Comunità europea, impone restrizioni sull'uso di determinate sostanze pericolose nella costruzione di vari tipi di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
È diventata obbligatoria dal 1º luglio 2006; non è una legge ma una direttiva: ciò significa che ogni stato membro europeo deve "recepire" la direttiva, cioè adottare proprie politiche di applicazione, usando la direttiva come guida. Di conseguenza, ci potrebbero essere versioni differenti della legge quanti sono gli stati della CE.
La RoHS si applica ai prodotti costruiti o importati nell'Unione europea.
La RoHS è spesso chiamata anche direttiva Pb-free o Lead-free (cioè "esente da piombo") ma in realtà pone dei vincoli non solo sull'uso del piombo (che è impiegato nelle saldature in campo elettronico) ma anche su quello delle seguenti sostanze:
Mercurio
Cadmio
Cromo esavalente
Bifenili polibromurati (PBB)
Etere di difenile polibromurato (PBDE).

In base al Decreto legislativo n. 151 del 25 luglio 2005, In Italia le apparecchiature soggette alla direttiva RoHS sono:
Grandi elettrodomestici
Piccoli elettrodomestici
Apparecchi informatici e di telecomunicazione
Apparecchiature di consumo
Apparati per illuminazione (comprese le lampadine)
Attrezzi elettronici ed elettrici
Giocattoli, attrezzature per svago e sport
Distributori automatici

L’abolizione del piombo nelle saldature in campo elettronico richiede investimenti costosi nelle catene di montaggio (oltre alle perdite delle scorte di magazzino che non rispettano la normativa RoHS) e per i produttori di componenti elettrici ed elettronici che devono rivedere le procedure per utilizzare materiali alternativi e le procedure di collaudo.
Il maggiore stress in fase di saldatura (la temperatura di saldatura deve essere più alta) può determinare una minore affidabilità dei componenti elettronici.
Alcuni paesi quindi tendono ad esentare, per ora, i prodotti elettromedicali e di telecomunicazione dalla legislazione.