C’è chi sostiene che l’esposizione prolungata al monitor nuoccia alla salute.
Per i moderni schermi a cristalli liquidi o al plasma un'affermazione del genere ha lo stesso livello di fondamento di quella secondo cui la luna è fatta di formaggio gorgonzola...
Eventualmente qualche dubbio si potrebbe avere per i vecchi monitor a tubo catodico CRT, la cui tecnica di funzionamento potrebbe lasciar temere l’emissione di radiazioni.
Per i moderni schermi a cristalli liquidi o al plasma un'affermazione del genere ha lo stesso livello di fondamento di quella secondo cui la luna è fatta di formaggio gorgonzola...
Eventualmente qualche dubbio si potrebbe avere per i vecchi monitor a tubo catodico CRT, la cui tecnica di funzionamento potrebbe lasciar temere l’emissione di radiazioni.
Ma si tratta di timori davvero fondati? Nella teoria (ma solo nella teoria!) sì. Nella pratica infatti i produttori di monitor utilizzano vetri ad alto contenuto di piombo e a elevato spessore, precauzioni con le quali garantiscono l’assoluta assenza di radiazioni al di fuori del monitor.
Non siete ancora del tutto convinti? Vi consiglio allora di leggere il nr.228 della rivista Computer idea, dove viene descritto un esperimento (che tra l’altro potreste ripetere anche voi per appurare se il vostro schermo emette radiazioni dannose) col quale viene dimostrata l’infondatezza delle tesi di coloro che sostengono che i monitor CRT emettano radiazioni dannose per la salute. Per l’esperimento sono state utilizzate delle pellicole fotografiche in bianco e nero, realizzate utilizzando una sospensione di ioduro, cloruro o nitrato di argento, che anneriscono in presenza di luce. In un ambiente poco illuminato sono state ritagliate alcuni pezzetti di pellicola delle dimensioni di un francobollo, ciascuna delle quali è stata poi chiusa, sempre facendo bene attenzione a non esporli alla luce, tra due pezzi di cartoncino, delle dimensioni un po’ più grandi, e sono stati incollati sia sullo schermo che alle pareti laterali e posteriori di esso (alcuni infatti sostengono che i rischi maggiore di esposizione al monitor li corrono non quelli che ci stanno seduti davanti ma quelli che ci stanno dietro: si immagini ad esempio un ufficio con due tavoli, uno di fronte all’altro). Dopo aver tenuto acceso il monitor per un periodo di tempo abbastanza lungo (circa 12-18 ore), tutti i vari pezzetti di cartoncino con dentro le pellicole sono stati presi e portati in un laboratorio fotografico per essere sviluppati. Ebbene, è stata confermata l’assenza di punti o strisce nere derivanti dal passaggio di particelle X
Non siete ancora del tutto convinti? Vi consiglio allora di leggere il nr.228 della rivista Computer idea, dove viene descritto un esperimento (che tra l’altro potreste ripetere anche voi per appurare se il vostro schermo emette radiazioni dannose) col quale viene dimostrata l’infondatezza delle tesi di coloro che sostengono che i monitor CRT emettano radiazioni dannose per la salute. Per l’esperimento sono state utilizzate delle pellicole fotografiche in bianco e nero, realizzate utilizzando una sospensione di ioduro, cloruro o nitrato di argento, che anneriscono in presenza di luce. In un ambiente poco illuminato sono state ritagliate alcuni pezzetti di pellicola delle dimensioni di un francobollo, ciascuna delle quali è stata poi chiusa, sempre facendo bene attenzione a non esporli alla luce, tra due pezzi di cartoncino, delle dimensioni un po’ più grandi, e sono stati incollati sia sullo schermo che alle pareti laterali e posteriori di esso (alcuni infatti sostengono che i rischi maggiore di esposizione al monitor li corrono non quelli che ci stanno seduti davanti ma quelli che ci stanno dietro: si immagini ad esempio un ufficio con due tavoli, uno di fronte all’altro). Dopo aver tenuto acceso il monitor per un periodo di tempo abbastanza lungo (circa 12-18 ore), tutti i vari pezzetti di cartoncino con dentro le pellicole sono stati presi e portati in un laboratorio fotografico per essere sviluppati. Ebbene, è stata confermata l’assenza di punti o strisce nere derivanti dal passaggio di particelle X