Quando dovete acquistare un nuovo paia di scarpe, prima di pagarle sicuramente controllate che quelle cha avete scelto vi calzino a pennello. Ebbene, quando dovete acquistare un nuovo processore per il vostro pc, dovete fare la stessa cosa con lo zoccolo.
Lo zoccolo è il supporto nel quale viene innestato il processore. In pratica, se il processore è il piede, lo zoccolo ne è la …scarpa. C’è zoccolo e zoccolo. A seconda dello zoccolo, cambia il tipo di processore che è possibile installare sulla scheda madre. Comprare un processore incompatibile con lo zoccolo della vostra scheda madre è un po’ come comprare le scarpette di Biancaneve all’elefantino Jumbo.
Eppure non è sempre stato così: fino alla prima versione del Pentium infatti esistevano solo schede madri dotate di un certo tipo di zoccolo che si chiamava Socket 7. su di esso era possibile installare non solo processori Intel ma anche quelli prodotti dai concorrenti di Intel: AMD, Cyrix e altri ancora.
Poi, un bel giorno (si fa per dire!) la casa leader americana, anche per scrollarsi di dosso i concorrenti, cambiò tipo di zoccolo, creando per il suo ultimo nato, il Pentium II, uno zoccolo completamente diverso meccanicamente ed elettricamente. Il nuovo zoccolo prese il nome di Slot 1 e c’entrava col vecchio come i cavoli a merenda, nel senso che era del tutto incompatibile col vecchio e prevedeva l’uso di una schedina sulla quale era montato il processore vero e proprio e altre parti elettroniche.
La concorrenza fu presa alla sprovvista e si sforzò di creare processori basati ancora sullo zoccolo 7, ma veloci almeno quanto il Pentium II. L’impresa riuscì ad AMD con i processori della serie K6-2 e K6-III, pari e spesso superiori al pentium II ma molto meno cari. Intel rispose ai prezzi bassi dell’AMD creando un processore a basso costo che chiamò Celeron e che, giusto per complicare ulteriormente le cose, concepì per un tipo d zoccolo ancora diverso, chiamato 370 PGA. Di celere però il nuovo processore di Intel aveva solo la radice del nome. Che cosa aveva fatto Intel per tenere bassi i costi? aveva sviluppato il processore senza memoria cache. Questa però comparve nelle versioni successive, e così anche il Celeron divenne un ottimo processore in grado di operare, nell’ultima versione prodotta e con uno zoccolo ancora diverso (chiamato 370 PPGA), a frequenza di 3 o più GHz
Sul versante dei processori più cari, Intel mise sul mercato il Pentium III, il Pentium IV (oggi entrambi fuori produzione), e infine i processori della famiglia CoreDuo o CoreQuad, che sono alla data odierna i processori più veloci prodotti dall’Intel e hanno anch’essi un nuovo zoccolo, anzi addirittura più di uno. Queste versioni hanno a loro volta delle sottoversioni, chiamate, a seconda dell’architettura interna specifica del processore, Meron, Yonah etc
Parallelamente anche AMD si è data da fare: ha messo in commercio un processore per uno slot ancora diverso, lo slot A, e lo ha chiamato Athlon. Poi è venuto Athlon XP, seguito dal Sempron, veloci all’incirca quanto il Pentium IV.
Nel settore low-cost AMD offre il Duron, in grado di arrivare a frequenze fino a 2 GHz. Uno degli ultimi nati in casa AMD è l’Athlon 64, con bus dati a 64 bit, anch’esso, neanche a dirlo, con un nuovo zoccolo, e operante a frequenze fino a 3 GHz. Anche AMD ha sviluppato processori multicore: i modelli Athlon 64 X2 e AM2: con zoccoli diversi. L’ultimo nato in casa AMD è il Phenom a 2 o 4 core
Da quest’elenco che vi ho appena fatto, sicuramente avete capito una cosa: di avere un bel po’ di confusione…in effetti il caos sull’argomento a oggi è totale. Se appartenete alla categoria di coloro che, se hanno bisogno di un pc nuovo, preferiscono andare in un negozio e acquistare un pc completo, allora tutto il discorso appena fatto sull’importanza di tener conto della compatibilità zoccolo-processore, viene a cadere. Ma se invece appartenete alla categoria di coloro che il pc vogliono costruirselo da sé, le cose cambiano, eccome. In questo caso la scelta va fatta con la massima attenzione, onde evitare di ritrovarsi con un processore acquistato per una scheda madre che non lo supporta. Una volta fatta la frittata, sarebbe più facile convincere un sordo di non esserlo, che un rivenditore a riprendersi indietro processore. Mai chiedere a un negoziante di riprendersi indietro memorie o processori, se volete tenervelo amico! Considerando la grande confusione che regna sul tema e onde evitare di prendere un bidone, consiglio caldamente a tutti coloro che hanno in mente di sostituire la propria scheda madre o il processore di tener presente un concetto molto importante:
motherboard, processore e zoccoli sono strettissimamente legati: acquistare uno senza tener presente l’altro significa correre lo stesso rischio che correrebbe un beduino acquistando un termosifone:acquistare qualcosa che sarà impossibile utilizzare e quindi sprecare soldi e basta
Lo zoccolo è il supporto nel quale viene innestato il processore. In pratica, se il processore è il piede, lo zoccolo ne è la …scarpa. C’è zoccolo e zoccolo. A seconda dello zoccolo, cambia il tipo di processore che è possibile installare sulla scheda madre. Comprare un processore incompatibile con lo zoccolo della vostra scheda madre è un po’ come comprare le scarpette di Biancaneve all’elefantino Jumbo.
Eppure non è sempre stato così: fino alla prima versione del Pentium infatti esistevano solo schede madri dotate di un certo tipo di zoccolo che si chiamava Socket 7. su di esso era possibile installare non solo processori Intel ma anche quelli prodotti dai concorrenti di Intel: AMD, Cyrix e altri ancora.
Poi, un bel giorno (si fa per dire!) la casa leader americana, anche per scrollarsi di dosso i concorrenti, cambiò tipo di zoccolo, creando per il suo ultimo nato, il Pentium II, uno zoccolo completamente diverso meccanicamente ed elettricamente. Il nuovo zoccolo prese il nome di Slot 1 e c’entrava col vecchio come i cavoli a merenda, nel senso che era del tutto incompatibile col vecchio e prevedeva l’uso di una schedina sulla quale era montato il processore vero e proprio e altre parti elettroniche.
La concorrenza fu presa alla sprovvista e si sforzò di creare processori basati ancora sullo zoccolo 7, ma veloci almeno quanto il Pentium II. L’impresa riuscì ad AMD con i processori della serie K6-2 e K6-III, pari e spesso superiori al pentium II ma molto meno cari. Intel rispose ai prezzi bassi dell’AMD creando un processore a basso costo che chiamò Celeron e che, giusto per complicare ulteriormente le cose, concepì per un tipo d zoccolo ancora diverso, chiamato 370 PGA. Di celere però il nuovo processore di Intel aveva solo la radice del nome. Che cosa aveva fatto Intel per tenere bassi i costi? aveva sviluppato il processore senza memoria cache. Questa però comparve nelle versioni successive, e così anche il Celeron divenne un ottimo processore in grado di operare, nell’ultima versione prodotta e con uno zoccolo ancora diverso (chiamato 370 PPGA), a frequenza di 3 o più GHz
Sul versante dei processori più cari, Intel mise sul mercato il Pentium III, il Pentium IV (oggi entrambi fuori produzione), e infine i processori della famiglia CoreDuo o CoreQuad, che sono alla data odierna i processori più veloci prodotti dall’Intel e hanno anch’essi un nuovo zoccolo, anzi addirittura più di uno. Queste versioni hanno a loro volta delle sottoversioni, chiamate, a seconda dell’architettura interna specifica del processore, Meron, Yonah etc
Parallelamente anche AMD si è data da fare: ha messo in commercio un processore per uno slot ancora diverso, lo slot A, e lo ha chiamato Athlon. Poi è venuto Athlon XP, seguito dal Sempron, veloci all’incirca quanto il Pentium IV.
Nel settore low-cost AMD offre il Duron, in grado di arrivare a frequenze fino a 2 GHz. Uno degli ultimi nati in casa AMD è l’Athlon 64, con bus dati a 64 bit, anch’esso, neanche a dirlo, con un nuovo zoccolo, e operante a frequenze fino a 3 GHz. Anche AMD ha sviluppato processori multicore: i modelli Athlon 64 X2 e AM2: con zoccoli diversi. L’ultimo nato in casa AMD è il Phenom a 2 o 4 core
Da quest’elenco che vi ho appena fatto, sicuramente avete capito una cosa: di avere un bel po’ di confusione…in effetti il caos sull’argomento a oggi è totale. Se appartenete alla categoria di coloro che, se hanno bisogno di un pc nuovo, preferiscono andare in un negozio e acquistare un pc completo, allora tutto il discorso appena fatto sull’importanza di tener conto della compatibilità zoccolo-processore, viene a cadere. Ma se invece appartenete alla categoria di coloro che il pc vogliono costruirselo da sé, le cose cambiano, eccome. In questo caso la scelta va fatta con la massima attenzione, onde evitare di ritrovarsi con un processore acquistato per una scheda madre che non lo supporta. Una volta fatta la frittata, sarebbe più facile convincere un sordo di non esserlo, che un rivenditore a riprendersi indietro processore. Mai chiedere a un negoziante di riprendersi indietro memorie o processori, se volete tenervelo amico! Considerando la grande confusione che regna sul tema e onde evitare di prendere un bidone, consiglio caldamente a tutti coloro che hanno in mente di sostituire la propria scheda madre o il processore di tener presente un concetto molto importante:
motherboard, processore e zoccoli sono strettissimamente legati: acquistare uno senza tener presente l’altro significa correre lo stesso rischio che correrebbe un beduino acquistando un termosifone:acquistare qualcosa che sarà impossibile utilizzare e quindi sprecare soldi e basta