mercoledì 2 luglio 2008

Quando navighiamo lasciamo alle nostre spalle tracce

Quando navighiamo in Internet, ci lasciamo alle spalle tutta una serie di tracce, più o meno consistenti.
Con queste tracce offriamo un appiglio a chi vuole "tracciare" i nostri movimenti, o, peggio, vuole tenderci qualche trappola, intercettando, ad esempio, le password che trasmettiamo in rete. Più informazioni lasciamo in giro, più vulnerabili saranno il nostro sistema e la nostra privacy.

In Internet la sicurezza assoluta non esiste. Ciò non significa che tutti i siti siano ugualmente pericolosi. Quando navighiamo si passa da un sito all'altro seguendo un filo logico e i link che troviamo disponibili nelle pagine consultate. Ma ad ogni passaggio da un sito all'altro cambia il livello di rischio a cui sottoponiamo i nostri dati. Ogni volta che approdiamo ad un nuovo sito, forniamo, inconsapevolmente, oltre al nostro indirizzo IP, un dato significativo: quale è stata l'ultima pagina navigata e, in certi casi, persino le credenziali che abbiamo dato per entrarvi.
Se il nuovo sito raggiunto ha attivato, fra le proprie pagine, degli script atti a catturare il maggior numero possibile d'informazioni sui visitatori, queste potrebbero essere poi usate contro di loro. Iil livello di rischio è proporzionale al grado di inaffidabilità dei siti raggiunti. Stilare una classifica dei siti inaffidabili è assolutamente impossibile, non basterebbe un'enciclopedia!Ppossiamo però partire da alcune semplici considerazioni.

Sono da considerare sicuramente inaffidabili:
- quei siti che dirottano la nostra navigazione, forzosamente, inserendoci in una catena quasi infinita di finestre che si aprono da sole, quasi sempre su siti porno.
-quei siti che sostituiscono la nostra home page con un'altra. Di questo, quasi sempre, ci accorgiamo solo al successivo riavvio del browser.
-i siti porno, hacking e cracking, e tutti i siti di cui non è possibile ottenere informazioni sul responsabile