30 candeline. Tante ne spegne oggi il Personal Computer (PC): il 12 agosto del 1981, infatti, IBM annunciava il modello 5150, capostipite dei personal computer, primo modello dell'azienda statunitense ad avere come CPU un microprocessore. Col 5150 di IBM infatti partì, nel settembre di trent’anni fa, anche la commercializzazione dei microprocessori e dell’architettura x86.
La configurazione del primo PC prevedeva un processore a 4.77Mhz con 16Kb di RAM: il sistema operativo era CP/M, successivamente divenuto DR-DOS, di Digital Research.
A distanza di trent’anni, il PC e le CPU x86 sono ancora i prodotti leader del mercato.Non è detto, però, che il PC come lo conosciamo oggi, riesca ad arrivare al quarantesimo compleanno in perfetta salute. È l'opinione di Mark Dean, l'ingegnere che 30 anni fa progettò il primo PC e cui si deve lo sviluppo del PC/AT, del bus ISA, dei PS/2 70 e 80 e della scheda video CGA.
Spiega Dean. «Anche se i PC continueranno a essere molto usati, non sono più le avanguardie dell'informatica. Avranno lo stesso destino delle valvole termoioniche, delle macchine per scrivere, dei dischi in vinile, dei monitor CRT e delle lampadine a incandescenza».
I dispositivi che stanno soppiantando i PC sono i tablet e gli smartphone. «Io personalmente sono andato oltre il PC. Il mio computer primario è un tablet» ha dichiarato ancora Dean.
Sarà un caso che IBM, in cui Mark Dean ricopre attualmente ricopre il ruolo di CTO, ha ceduto la divisione PC a Lenovo?