Sì. Si chiamano M-DISC e li ha inventati Millenniata, azienda leader nel campo della produzione di supporti dvd e dischi registrabili. E non poteva essere altrimenti. Sapete infatti quale è il motto della società? “Scritto una volta, letto per sempre”.
Gli M-Disc sembrano a tutti gli effetti classici DVD, e proprio come DVD-R vengono riconosciuti senza problemi da qualsiasi lettore. La capacità di archiviazione è la stessa dei DVD, 4.7 GB.
Tuttavia, a differenza dei DVD normali, sono realizzati con un particolare materiale segreto, simile all’ossidiana, ultra-resistente, in grado di non deteriorarsi e di resistere al passare del tempo, agli urti e ai danneggiamenti fisici (sono stati testati dal Naval Air Warfare Center, una divisione dell'esercito USA, e hanno resistito a temperature di 85 gradi e all'umidità all'85%:), assicurando la conservazione dei dati praticamente illimitata. Almeno 1.000 anni secondo la stima fatta dagli studi del National Institute of Standards and Technology. A parità di conservazione (temperatura ambiente) un DVD tradizionale resiste 10 anni.
Millenniata inoltre sta già lavorando per la realizzazione di una versione Blu-Ray di questi dischi, proponendosi di sostituire di fatto i normali dischi con vita ben più breve.
Se per leggere gli M-DISC non ci sono problemi, bastando un comunissimo riproduttore DVD, qualche problemino c’è per la scrittura, per la quale occorre invece un'apparecchiatura particolare, che si connette a un normale PC tramite la porta USB.
Gli M-Disc e il masterizzatore saranno in commercio a ottobre. Il prezzo del masterizzatore, che sarà prodotto da LG, rimane ancora un mistero. Si sa invece a grandi linee quale sarà il costo di ogni singolo M-DISC: circa 5 dollari, un prezzo decisamente abbordabile nonostante una tecnologia così rivoluzionaria.
Se il passaggio dalla preistoria alla storia si ha nel momento in cui gli uomini iniziano a scrivere i loro documenti sulla roccia e la masterizzazione sugli M-Disc è paragonabile all’incisione dei dati su di un materiale simile a roccia, si può pensare che da ottobre inizi una nuova era paragonabile al passaggio dalla preistoria alla storia? Chissà, chi vivrà vedrà…
Gli M-Disc sembrano a tutti gli effetti classici DVD, e proprio come DVD-R vengono riconosciuti senza problemi da qualsiasi lettore. La capacità di archiviazione è la stessa dei DVD, 4.7 GB.
Tuttavia, a differenza dei DVD normali, sono realizzati con un particolare materiale segreto, simile all’ossidiana, ultra-resistente, in grado di non deteriorarsi e di resistere al passare del tempo, agli urti e ai danneggiamenti fisici (sono stati testati dal Naval Air Warfare Center, una divisione dell'esercito USA, e hanno resistito a temperature di 85 gradi e all'umidità all'85%:), assicurando la conservazione dei dati praticamente illimitata. Almeno 1.000 anni secondo la stima fatta dagli studi del National Institute of Standards and Technology. A parità di conservazione (temperatura ambiente) un DVD tradizionale resiste 10 anni.
Millenniata inoltre sta già lavorando per la realizzazione di una versione Blu-Ray di questi dischi, proponendosi di sostituire di fatto i normali dischi con vita ben più breve.
Se per leggere gli M-DISC non ci sono problemi, bastando un comunissimo riproduttore DVD, qualche problemino c’è per la scrittura, per la quale occorre invece un'apparecchiatura particolare, che si connette a un normale PC tramite la porta USB.
Gli M-Disc e il masterizzatore saranno in commercio a ottobre. Il prezzo del masterizzatore, che sarà prodotto da LG, rimane ancora un mistero. Si sa invece a grandi linee quale sarà il costo di ogni singolo M-DISC: circa 5 dollari, un prezzo decisamente abbordabile nonostante una tecnologia così rivoluzionaria.
Se il passaggio dalla preistoria alla storia si ha nel momento in cui gli uomini iniziano a scrivere i loro documenti sulla roccia e la masterizzazione sugli M-Disc è paragonabile all’incisione dei dati su di un materiale simile a roccia, si può pensare che da ottobre inizi una nuova era paragonabile al passaggio dalla preistoria alla storia? Chissà, chi vivrà vedrà…