Era il 1986 quando Brain fece la sua comparsa nel mondo dei computer e passò alla storia come il primo virus informatico.
Fu sviluppato da due fratelli pakistani, Basit e Amjad Farooq Alvi, attualmente titolari di una società informatica - la Brain Limited - operante nel settore dell’Internet provider nel loro paese d’origine.
Brain si propagava tramite floppy disk ed era piccolissimo: occupava appena 512 byte di grandezza (si fa per dire!!). Eppure fu l’artefice di una vera e propria epidemia che colpì tutto il mondo: ci vollero quasi 9 anni per eliminarlo dalla circolazione e ci si riuscì grazie anche alla progressiva scomparsa dei floppy.
Brain era programmato per infettare il boot sector del floppy disk e successivamente quello dell’hard disk della macchina vittima, di cui cambiava l’etichetta del disco in ©Brain rendendo così impossibile il caricamento del sistema operativo (DOS). Al successivo avvio della macchina le vittime si ritrovavano davanti una schermata di errore stampata a monitor piuttosto particolare e quanto mai sconosciuta:
Come potete vedere, erano presenti tutti i dati per contattare gli sviluppatori del virus (numeri di telefono, nazione, città e indirizzo) così da poter richiedere la disinfestazione del proprio computer.
I due fratelli pakistani furono letteralmente inondati di telefonate da tutto il mondo. Essi si dichiararono sgomenti per l'accaduto e giustificarono la creazione di Brain con l’intento di proteggere il proprio software medico da pirateria e violazioni del copyright dichiarando i loro intenti non malvagi e inconsapevoli di quanto avvenne.
Curiosamente perciò il primo virus della storia venne creato non con intenzioni malvagie ma per uno scopo buono: DIFENDERE la proprietà intellettuale di un software, ovvero come semplice metodo antipirateria, ossia per il motivo esattamente opposto a quello per il quale vengono creati i virus oggi! Un paradosso vero?
Brain viene tutt’oggi considerato il primo vero virus della storia a causa della sua grande diffusione. In realtà i primi software con caratteristiche tipiche dei virus furono Creeper, scritto da un certo Bob Tomas nel 1971, che girava su sistema operativo Tenex e Elk Cloner, scritto da Rich Skrenta all’età di 15 anni nel 1982, che girava su computers Apple II e si limitava a visualizzare una filastrocca sul monitor.
Fu sviluppato da due fratelli pakistani, Basit e Amjad Farooq Alvi, attualmente titolari di una società informatica - la Brain Limited - operante nel settore dell’Internet provider nel loro paese d’origine.
Brain si propagava tramite floppy disk ed era piccolissimo: occupava appena 512 byte di grandezza (si fa per dire!!). Eppure fu l’artefice di una vera e propria epidemia che colpì tutto il mondo: ci vollero quasi 9 anni per eliminarlo dalla circolazione e ci si riuscì grazie anche alla progressiva scomparsa dei floppy.
Brain era programmato per infettare il boot sector del floppy disk e successivamente quello dell’hard disk della macchina vittima, di cui cambiava l’etichetta del disco in ©Brain rendendo così impossibile il caricamento del sistema operativo (DOS). Al successivo avvio della macchina le vittime si ritrovavano davanti una schermata di errore stampata a monitor piuttosto particolare e quanto mai sconosciuta:
Come potete vedere, erano presenti tutti i dati per contattare gli sviluppatori del virus (numeri di telefono, nazione, città e indirizzo) così da poter richiedere la disinfestazione del proprio computer.
I due fratelli pakistani furono letteralmente inondati di telefonate da tutto il mondo. Essi si dichiararono sgomenti per l'accaduto e giustificarono la creazione di Brain con l’intento di proteggere il proprio software medico da pirateria e violazioni del copyright dichiarando i loro intenti non malvagi e inconsapevoli di quanto avvenne.
Curiosamente perciò il primo virus della storia venne creato non con intenzioni malvagie ma per uno scopo buono: DIFENDERE la proprietà intellettuale di un software, ovvero come semplice metodo antipirateria, ossia per il motivo esattamente opposto a quello per il quale vengono creati i virus oggi! Un paradosso vero?
Brain viene tutt’oggi considerato il primo vero virus della storia a causa della sua grande diffusione. In realtà i primi software con caratteristiche tipiche dei virus furono Creeper, scritto da un certo Bob Tomas nel 1971, che girava su sistema operativo Tenex e Elk Cloner, scritto da Rich Skrenta all’età di 15 anni nel 1982, che girava su computers Apple II e si limitava a visualizzare una filastrocca sul monitor.