Qualche tempo fa AFDigitale ha condotto un'analisi per valutare l’assorbimento energetico dei PC in stand-by e totalmente spenti. Ebbene, dall'analisi è venuto fuori che chi crede che un PC desktop spento non consumi energia commette un grave errore.
Sebbene i curatori dello studio hanno precisato che i risultati a cui sono giunti non hanno un valore rigorosamente scientifico, ciò che è emerso innanzitutto è che la differenza media di consumo tra un PC in stand-by e uno spento del tutto è in realtà minima: qualche Watt, in certi casi addirittura frazioni di Watt!!
Dall'analisi è venuto fuori che un computer spento ma connesso alla rete elettrica assorbe circa 2-3 Watt. Come spiegano i tecnologi che hanno effettuato le rilevazioni, «i fattori che contribuiscono sono tanti: innanzitutto l’accensione stessa dell’apparecchio, che una volta era comandata da un apposito pulsante meccanico, e che oggi è di tipo “contatto”, in grado di funzionare solo se collegato a un circuito elettrico già attivo».
Non basta. «A seconda di come impostato originariamente – proseguono gli analisti – il BIOS può far sì che il computer, pur se spento, resti comunque in attesa di comandi provenienti dall’esterno: il riferimento è ai cosiddetti comandi “wake up” che permettono alla macchina di venire attivata, all’occorrenza, da svariate periferiche o da remoto».
In soldoni, i computer consumano energia anche da spenti perchè la scheda madre del computer non si spegne mai del tutto, ma continua a tenere attivi alcuni circuiti per consentire, eventualmente, l’accensione da remoto, l’accensione con un tasto illuminato invece di un vecchio interruttore a pressione, l’alimentazione di periferiche USB che non si accorgono di essere collegate ad una macchina spenta.
E il costo energetico complessivo di questo minimo assorbimento permanente? Parlando dell’Italia è facile dedurre che, essendo circa 13 milioni i PC desktop connessi alla rete elettrica, questi consumano qualcosa come 30-40 megawatt. Un valore che si traduce in un costo approssimativo di 56 milioni di euro spesi per nulla, che però gravano sui costi complessivi delle bollette degli Italiani.
In conclusione: non basta evitare lo stand-by, bisogna proprio staccare la spina ai pc per fargli smettere di ciucciare corrente.
Sebbene i curatori dello studio hanno precisato che i risultati a cui sono giunti non hanno un valore rigorosamente scientifico, ciò che è emerso innanzitutto è che la differenza media di consumo tra un PC in stand-by e uno spento del tutto è in realtà minima: qualche Watt, in certi casi addirittura frazioni di Watt!!
Dall'analisi è venuto fuori che un computer spento ma connesso alla rete elettrica assorbe circa 2-3 Watt. Come spiegano i tecnologi che hanno effettuato le rilevazioni, «i fattori che contribuiscono sono tanti: innanzitutto l’accensione stessa dell’apparecchio, che una volta era comandata da un apposito pulsante meccanico, e che oggi è di tipo “contatto”, in grado di funzionare solo se collegato a un circuito elettrico già attivo».
Non basta. «A seconda di come impostato originariamente – proseguono gli analisti – il BIOS può far sì che il computer, pur se spento, resti comunque in attesa di comandi provenienti dall’esterno: il riferimento è ai cosiddetti comandi “wake up” che permettono alla macchina di venire attivata, all’occorrenza, da svariate periferiche o da remoto».
In soldoni, i computer consumano energia anche da spenti perchè la scheda madre del computer non si spegne mai del tutto, ma continua a tenere attivi alcuni circuiti per consentire, eventualmente, l’accensione da remoto, l’accensione con un tasto illuminato invece di un vecchio interruttore a pressione, l’alimentazione di periferiche USB che non si accorgono di essere collegate ad una macchina spenta.
E il costo energetico complessivo di questo minimo assorbimento permanente? Parlando dell’Italia è facile dedurre che, essendo circa 13 milioni i PC desktop connessi alla rete elettrica, questi consumano qualcosa come 30-40 megawatt. Un valore che si traduce in un costo approssimativo di 56 milioni di euro spesi per nulla, che però gravano sui costi complessivi delle bollette degli Italiani.
In conclusione: non basta evitare lo stand-by, bisogna proprio staccare la spina ai pc per fargli smettere di ciucciare corrente.