Viktor Mayer-Schönberger, esperto di sicurezza dei media e docente all’università di Harvard sostiene la necessità della conservazione dei dati sensibili solo per un periodo di tempo limitato, trascorso il quale i dati personali sul Web dovrebbero cancellarsi automaticamente. In questo modo le informazioni sarebbero più protette, perché non reperibili sempre e da chiunque e l’utente in questo modo, sapendo che i suoi dati verranno cancellati dopo un certo periodo, potrebbe decidere in modo più consapevole se fornirli tutti o in parte.
Per esempio Google conservava i dati relativi all’utente fino al 2038. Poi in seguito all’intervento dei garanty della privacy questa pratica è stata modificata: adesso i cookie che conservano i dati sensibili vengono conservati solo per 18 mesi.
Il fatto è che molti social network basano il loro business sull'utilizzo dei dati personali forniti dai loro utenti.
Spesso tra l’altro gli utenti non conoscono le procedure che possono adottare per proteggere la loro privacy nell’uso dei social network. Essi possono chiedere la cancellazione dei propri dati e - in casi estremi - chiedere anche un risarcimento dei danni, quando le regole non vengono rispettate.
A questo proposito il gruppo di lavoro per la tutela dei dati personali dell’Unione Europea in una specifica direttiva ha stabilito che il limite di tempo per la conservazione dei dati sensibili degli utenti è di sei mesi.
Fonte:
http://www.oneitsecurity.it/28/11/2008/social-network-e-dati-sensibili/