mercoledì 11 febbraio 2009

Scherzate su tutto ma non sull’aggiornamento del bios

Il bios è uno dei pilastri su cui poggia la struttura del pc. E’ il bios infatti che provvede a verificare, all’accensione della macchina, le caratteristiche degli elementi del sistema, come la memoria ram, la presenza dei dischi rigidi, il monitoraggio delle schede hardware, la gestione dei diritti di accesso e così via. Inoltre è sempre il bios che, terminati i controlli, fa avviare il caricamento del sistema operativo. Se ogni volta che accendete il pc, trovate la data aggiornata o l’ordine di avvio degli hard disk tale e quale a come l’avete lasciato quando avete spento il computer è grazie al bios. Pensate che scocciatura sarebbe se ogni volta che si spegne il computer, questo perdesse ogni impostazione (ad esempio la data e l’ora) e noi dovessimo ridargliele manualmente ad ogni accensione! Ebbene, è ciò che succedeva ai tempi della preistoria dell’informatica, quando c’erano i pc basati sull’8086 e, successivamente, sul 286. A quei tempi non esisteva ancora un sistema di mantenimento dei parametri, per cui gli utenti ogni volta che accendevano il pc erano costretti a inserire data e ora del sistema. Solo nel 1986 si cominciò a montare sulle schede madri un chip in grado di conservare valori come la data e l’ora anche dopo lo spegnimento. Passò poco tempo e apparirono le prime schede madri dotate di un bios modificabile dall’utente. Sono i tempi dell’avvento del Windows 3.1
Proprio per la sua enorme importanza nella struttura del pc, i costruttori di schede madri riservano al bios la stessa attenzione che una madre presta al proprio pargolo. Distribuiscono continui aggiornamenti, ma attenzione: l’aggiornamento del bios è un’operazione estremamente delicata, pari a quella di un trapianto di cuore. Un errore, e la scheda madre è da buttare. Pertanto, se decidete di aggiornare il bios della vostra macchina, usate sempre la massima prudenza