Fra le storie riguardanti la fama di buongustaio di Lucullo, oltre a quella secondo la quale avrebbe introdotto in Italia il ciliegio, riporto l’episodio che lo vede protagonista con Cicerone. L'oratore insinuava che se qualcuno fosse andato a casa di Lucullo senza preavviso, avrebbe trovato sì e no qualche crosta di pane ed un pezzo di formaggio. Per smentire questa insinuazione, Lucullo invitò seduta stante Cicerone e gli amici a cenare da lui, senza avvertire i cuochi. Chiese soltanto di mandare un servo a pregare i camerieri di apparecchiare "nella sala d'Apollo". I camerieri capirono con quella parola d'ordine che bisognava allestire un banchetto per gente importante e numerosa. Così avvenne, e con incredula sorpresa dei commensali fu servito un menù di frutti di mare, asparagi, scampi, pasticcio d'ostrica, porchetta, pesce, anitra, lepre, pavoni, pernici frigie, murene, storione di Rodi, dolci e vini, che lasciò Cicerone senza parole.
Sicuramente Lucullo non sarebbe stato un lettore del sito di cui mi accingo a parlarvi e che, se siete alle prese con una dieta, vi sarà molto utile.
Il sito è:
http://www.calorie.it/
Esso ci informa sui contenuti calorici degli alimenti. Il suo motore di ricerca permette di trovare rapidamente l’apporto calorico (riferito a 100 grammi di prodotto) di tantissimi alimenti. La ricerca può essere effettuata per categoria ma basta pure inserire una parola chiave: il motore provvederà a fornire in automatico tutte le possibili sottocategorie.
Se siete habituè di MacDonald o Burger King e volete tenere sotto controllo l’apporto calorico di spuntini e merende, con questo sito potete ricercare anche le calorie contenute in bevande e alimenti serviti nei fast-food
Comunque per quanto preciso e scientifico possa essere il conteggio delle calorie in una dieta, voglio concludere questo post ricordando quello che era solito dire il dottor Giovanni Raiberti.
Anche i più sobri mangiano troppo! – esclamò il dottor Giovanni Raiberti al capezzale d’un malato di indigestione. – La metà di quel che di solito mangiamo basterebbe per vivere.
Il paziente è incredulo:-La metà? – chiede – E l’altra metà dunque?
- L’altra metà serve a far vivere i medici