Fino a pochi anni fa era l’interfaccia di comunicazione attraverso la quale era possible collegare al computer periferiche quali stampanti, ma anche drive Zip, scanner e altre. Oggi però questo tipo di connessione è ormai soppiantato dalle porte USB, più moderne ed efficaci. Nei computer più moderni la porta parallela viene ormai quasi sempre omessa per risparmiare sui costi.
Pertanto se vi occupate di informatica da pochissimo tempo è molto probabile che non abbiate mai avuto il piacere di vederla.
Ve la descrivo un attimo: si tratta di un connettore, di tipo femmina, con 25 fori disposti su due file parallele e sfalsate, l’una di 13 e l’altra di 12. Di questi 25 fori solo 17 sono effettivamente portatori di informazioni, in particolare 12 sono linee di uscita, le altre 5 di ingresso. I rimanenti costituiscono il cosiddetto ‘riferimento di massa’ indispensabile per garantire la comunicazione.
Con il passare del tempo e lo sviluppo della tecnologia, si sono affermate differenti tipologie di porte parallele. Tra le quali la SPP (Standard Parallel Port), la EPP (Enhanced Parallel Port) e la ECP (Extended Capabilities Port). Vi do di seguito una breve descrizione di esse.
Standard Parallel Port
Letteralmente significa Porta Parallela Standard e in effetti queste sono proprio le prime porte create negli anni Ottanta. Le prestazioni ovviamente erano quelle che erano: flusso di dati monodirezionale e ‘velocità’ (si fa per dire!) da lumaca: si andava da 50Kb a un massimo di 150Kb al secondo. Valori giusti solo per le vecchie stampanti ad aghi, non certo per le loro scattanti nipotine, le stampanti laser
Enhanced Parallel Port
‘Enhanced’ sta per migliorata, e in effetti con questa porta, introdotta nel 1994 per i computer di tipo AT e ATX, la musica comincia a cambiare: pur mantenendo la compatibilità con il vecchio SPP, lo standard EPP gestisce i dati in modo bidirezionale con una velocità che va da 500 Kb fino a 2 Mb al secondo
Con lo standard ECP, il miglioramento di prima diventa ora estensione:migliora ovviamente la velocità di trasmissione dei dati e vengono introdotte nuove funzionalità, come ad esempio la possibilità di codificare e comprimere i dati prima di trasferirli. Può raggiungere livelli di compressione fino a 64:1 ed è ideale non solo per stampanti veloci ma anche scanner
Lo standard che descrive la porta parallela è IEEE-1284
Questo standard prevede tre diversi tipi di connettore.Il tipo A, il tipo B (Centronics 36) e il tipo C (36 contatti ad alta densità). I connettori di tipo A sono usati sui PC, mentre la maggior parte delle stampanti usa il tipo B. Alcune stampanti HP LaserJet hanno connettori di tipo B e tipo C
Nella maggior parte dei computer le impostazioni della porta parallela si regolano tramite BIOS
Pertanto se vi occupate di informatica da pochissimo tempo è molto probabile che non abbiate mai avuto il piacere di vederla.
Ve la descrivo un attimo: si tratta di un connettore, di tipo femmina, con 25 fori disposti su due file parallele e sfalsate, l’una di 13 e l’altra di 12. Di questi 25 fori solo 17 sono effettivamente portatori di informazioni, in particolare 12 sono linee di uscita, le altre 5 di ingresso. I rimanenti costituiscono il cosiddetto ‘riferimento di massa’ indispensabile per garantire la comunicazione.
Con il passare del tempo e lo sviluppo della tecnologia, si sono affermate differenti tipologie di porte parallele. Tra le quali la SPP (Standard Parallel Port), la EPP (Enhanced Parallel Port) e la ECP (Extended Capabilities Port). Vi do di seguito una breve descrizione di esse.
Standard Parallel Port
Letteralmente significa Porta Parallela Standard e in effetti queste sono proprio le prime porte create negli anni Ottanta. Le prestazioni ovviamente erano quelle che erano: flusso di dati monodirezionale e ‘velocità’ (si fa per dire!) da lumaca: si andava da 50Kb a un massimo di 150Kb al secondo. Valori giusti solo per le vecchie stampanti ad aghi, non certo per le loro scattanti nipotine, le stampanti laser
Enhanced Parallel Port
‘Enhanced’ sta per migliorata, e in effetti con questa porta, introdotta nel 1994 per i computer di tipo AT e ATX, la musica comincia a cambiare: pur mantenendo la compatibilità con il vecchio SPP, lo standard EPP gestisce i dati in modo bidirezionale con una velocità che va da 500 Kb fino a 2 Mb al secondo
Con lo standard ECP, il miglioramento di prima diventa ora estensione:migliora ovviamente la velocità di trasmissione dei dati e vengono introdotte nuove funzionalità, come ad esempio la possibilità di codificare e comprimere i dati prima di trasferirli. Può raggiungere livelli di compressione fino a 64:1 ed è ideale non solo per stampanti veloci ma anche scanner
Lo standard che descrive la porta parallela è IEEE-1284
Questo standard prevede tre diversi tipi di connettore.Il tipo A, il tipo B (Centronics 36) e il tipo C (36 contatti ad alta densità). I connettori di tipo A sono usati sui PC, mentre la maggior parte delle stampanti usa il tipo B. Alcune stampanti HP LaserJet hanno connettori di tipo B e tipo C
Nella maggior parte dei computer le impostazioni della porta parallela si regolano tramite BIOS