sabato 26 luglio 2008

Andreste in giro con un abito con le pezze? Se usate i prodotti Microsoft è come se lo steste facendo…

Andreste in giro con un abito con le pezze? Se usate i prodotti Microsoft è come se lo steste facendo…
Il software Microsoft è pieno di vulnerabilità. Non lo dico io, ma la stessa Microsoft, che lo ammette ogni volta che rilascia correttivi a questi buchi. Il nome di questi correttivi è patch, che in inglese vuol dire pezza. E mai nome è stato più indicato: cosa infatti c’è di meglio di una pezza per coprire un buco?
Le patch sono delle correzioni che Microsoft distribuisce gratuitamente sotto forma di programmi scaricabili dal proprio sito ufficiale. In Windows è anche integrata una funzione, denominata Windows Update, che automatizza il procedimento per chiedere a Microsoft se ci sono nuove correzioni e poi scaricarle e installarle. Tuttavia molti utenti non permettono questo aggiornamento automatico del computer, anzi guardano come il fumo negli occhi alle patch rilasciate da Microsoft. Una delle ragioni è perchè pensano che queste patch siano in realtà il cavallo di troia usato da Microsoft per intrufolarsi nei loro computer e farsi i fatti loro.

Ecco una serie di ragioni per cui un tale ragionamento è sbagliato:
-Di questa attività da "Grande Fratello" perpetrata da Microsoft si parla da anni. Le dicerie sono cominciate da Windows 98. Da allora vari prodotti della società di Redmond (dal browser a Office a Windows Update) sono stati accusati di inviare di nascosto a Microsoft informazioni personali e sui programmi installati. Tuttavia non esiste nessuna prova di una simile attività.
-Ammesso che una simile attività sia perpetrata veramente da zio Bill, essa sarebbe del tutto illegale: se Microsoft dovesse effettivamente raccogliere questi dati, difficilmente potrebbe impiegarli a suo vantaggio in una causa legale.
-Se zio Bill volesse veramente entrare nel nostro pc per farsi i fatti nostri non avrebbe bisogno di ricorrere a patch che vanno a tappare buchi: entrerebbe direttamente sfruttando proprio quei buchi che le patch vanno a correggere!!
-Se non vi fidate di zio Bill, perchè utilizzate i suoi prodotti, che per giunta sono come vestiti cari e pieni di buchi? Utilizzate piuttosto Linux e OpenOffice: sono gratis, fanno le stesse cose di Windows e Office e, dulcis in fundo, non hanno tutti i problemi di manutenzione di Microsoft!

A parer mio, non aggiornare Windows vuol dire navigare con una barca piena di buchi. Voi vi fidereste ad affrontare il mare a bordo di una nave che fa acqua? Figuriamoci poi un mare infestato da squali e pescecani pronti a sbranarvi alla prima occasione! E Internet, coi suoi hacker e malintenzionati di ogni tipo, è proprio questo: un mare infestato di squali!

Le patch vanno installate.
Non vanno installate tutte, indiscriminatamente. Vanno installate solo quelle effettivamente necessarie.
Come fate a sapere quando una patch è necessaria oppure no? In base al software che avete installato. Se sul pc non avete installato Ms Access, le patch rilasciate per MicrosoftJet, che è il modulo di gestione database utilizzato dai database di Microsoft vi saranno della stessa utilità che hanno per un pesce un paio di scarpe da tennis!

Se non vi ho convinti e rimanete della opinione che è meglio non installare gli aggiornamenti di Micorsoft per non correre rischi da Grande Fratello, ebbene non insisto oltre, ma vi ricordo quel che successe nell’estate 2003, quando il worm MSBlast/Lovsan fece una devastazione: non fu un fulmine a ciel sereno, anzi! La patch che correggeva la falla sfruttata da questo virus era disponibile già un mese prima che questo iniziasse a far danni. Persino il Dipartimento di Difesa americano aveva diramato avvisi in cui invitava gli utenti a scaricare la patch. 'Installate la patch! Installate la patch!'. Ma furono parole al vento. Perchè milioni di utenti non lo fecero. E si infettarono. E piansero. Sì, lacrime di coccodrillo...